Forlì, 04 Ottobre 2021

La Comunicazione Tecnica è una attività tecnico-scientifica che in Italia denuncia un vuoto culturale. È una attività che per lo più viene ritenuta ancora come una “non professione”…
Quand’è che le Istituzioni e il sistema scolastico Italiano (Università e Istituti Tecnici) si “accorgeranno” di istituire corsi specialistici per questa professione?
Contrariamente è un’attività che rappresenta un asset strategico necessario per mantenere la notorietà e la reputazione dei beni tecnici immessi nei Mercati Internazionali.
Un paradigma che richiederà 2 tipi di investimento: culturale attraverso l’adozione di linguaggi universali, tecnologico con il supporto di SW professionali “intelligenti”.
Le giovani generazioni che adotteranno questi principi si riveleranno figure professionali per entrare velocemente nel mondo del lavoro. Se a questo aggiungiamo il supporto di tecnologie informatiche capaci di governare i processi di Industria 4.0 basati sull’Intelligenza Artificiale (AI) e l’Internet delle Cose (IoT), ecco che si otterrà lo screening per ricavarne efficienza e valore.
Ma la norma UNI 11483-2021 sarà capace di modificare lo standard della “scrittura tecnica di massa”?